LEZIONE 11 - 1970 e 1972: Armstrong e allunaggio/ Monolite 2001 Space Odyssey/ Zanuso Sapper & Brionvega & Terraillon/ Superstudio & Monumento Continuo & Quaderna Zanotta & Abet Print & Reflecting Absence - Twin Towers/ Archizoom/ 1972 MOMA NYC The New Domestic Landscape & Sottsass & Joe Colombo & Bellini/ Olivetti Divisumma & Lettera 22 Nizzoli/ Fiat 500/ Gio Ponti/ twice design 2012/ crisi petrolifera/ OHIO KENT STATE University on May 4th & Neil Young/ Barry McGuire/ Cassius Clay/ muore Jimi Hendrix e Jim Morrison/ i Beatles si separano/ Barilla & Mina/ Bialetti
copertina Casabella n 367, 1972 |
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1969 Superstudio, Cristiano Toraldo di Francia, Gian Piero Frassinelli, Alessandro Magris, Roberto Magris, and Adolfo Natalini. The Continuous Monument. On the River, project, Perspective.
Fundamental Acts: Life, Supersurface, 1972.
Fundamental Acts: Life, Supersurface, 1972.
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Il progetto di Michael Arad e Peter Walker, denominato Reflecting Absence - Riflettendo l'assenza, inaugurato a Maggio 2014
Lì dove c'erano le Twin Towers, ora ci sono due enorm vasche e sui bordi, le incisioni dei nomi di tutte le vittime dell'attentato terroristico al World Trade Center, l'11 settembre 2001.
© foto cecilia polidori - Reflecting Absence - NYC - Ottobre 2016 |
© foto cecilia polidori - Reflecting Absence - NYC - Ottobre 2016 |
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http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Il-progetto-di-ricostruzione-del-World-Trade-Center-da-Ground-Zero-al-Memoriale-69858d50-1d69-4754-a30a-665b766682e9.html
© foto cecilia polidori - Reflecting Absence - NYC - Ottobre 2016 |
© foto cecilia polidori - Reflecting Absence - NYC - Ottobre 2016 |
IDEAL CITIES, SUPERSTUDIO, 1971
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Ideal Cities, The First City
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The New Domestic Landscape, MOMA NY, 1972 |
"The New Domestic Landscape", MOMA NY, 1972
"The New Domestic Landscape", MOMA NY, 1972;
da: Casa Vogue, 1972, pp. 91-99: pag 97
The New Domestic Landscape, MOMA NY, 26 maggio - 11 settembre, 1972 |
Monumento Continuo
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storyboard, VITA EDUCAZIONE CERIMONIA AMORE MORTE / CINQUE STORIE DEL SUPERSTUDIO, Casabella, 372, Milano, dicembre 1972, pag 28 (parziale)
storyboard del Monumento Continuo, da Casabella n 358, 1971
storyboard del Monumento Continuo, da Casabella n 358, 1971
Nel 1966 Adolfo Natalini e Cristiano Toraldo di Francia fondano Superstudio, negli anni a venire si unirianno a loro Roberto Magris, Gian Piero Frassinelli, Alessandro Magris e Alessandro Poli.
Un lavoro, per dirla con le parole di Natalini “..in una specie di terra di nessuno, che era quella che si stendeva tra arte e design, tra politica e utopia, tra filosofia e antropologia, era un tentativo radicale..” Probabilmente da questo la definizione di architettura radicale, una critica radicale alla società dei consumi si, ma più complessivamente al contesto nel quale si lavorava.
Superstudio coltivò utopie in negativo, l’irrazionale veniva coltivato per opporsi all’eccessivo razionalismo e al mito del funzionalismo. L’intento era quello di diffondere l’architettura e il design d’avanguardia.
I rapporti di amicizia e scambio a livello europeo con gli inglesi Archigram crearono delle radici ramificate e una risonanza molto importante, che poi portò alla consacrazione definitiva, a livello mondiale, con la mostra Italy The New Domestic Landscape al Moma di New York nel 1972.
Poi ci fu l’esperienza con Archizoom, Sottsass e altri protagonisti dell’architettura radicale, di “Global tools” che produsse alcuni grandi seminari senza mai però veramente decollare.
Dunque ognuno prese la propria strada…
Dunque ognuno prese la propria strada…
In mostra, immagini fotografiche, alcuni oggetti della serie storica Istogrammi del 1969, litografie, lampade originali, pubblicazioni e film di Superstudio. Inoltre, il modello della prima mostra congiunta di Superstudio e Archizoom Superarchitettura (1966/2002), realizzato in occasione della rassegna regionale Continuità in Toscana: 1945-2000 e il microambiente originale realizzato per la mostra al Moma del 1972.
Quaderna, nata nel 1970, ideata dal Superstudio di Firenze (fondato da Adolfo Natalini e Cristiano Toraldo di Francia nel ’66) fu messa in produzione nel 1971 da Zanotta che tutt’oggi l’ha in catalogo. Erano gli anni del “radical design”, movimento molto attivo nell’area fiorentina, che contestava in modo aperto non solo lo stato del design alla fine degli anni ’60, ma tutto il contesto sociale in cui i progettisti operavano. Una critica esplicita al rigido e dogmatico funzionalismo dell’accademia, contro cui si proponeva una visione liberatoria della vita e del progetto. ... stavano lavorando nel ’69 agli “Istogrammi”: oggetti costruiti sulla base di un reticolo spaziale a maglia ortogonale, adattabile alle diverse scale, dal design all’urbanistica, il celebre “Monumento continuo”. Una sorta di “Paesaggio artificiale” estensibile a piacere, neutro e forte al tempo stesso. Superstudio pensa dapprima a un unico piano quadrettato “con gambe”, che diventa tavolo o spazio per dormire, ma anche sedia, letto, panca, armadio, sgabello. Nasce una famiglia di mobili unica e irripetibile, icona basata su forme geometriche regolari rivestite di laminato bianco quadrettato (creato appositamente da Abet Print, si chiamò Misura) e caratterizzata da forme molto rigorose, semplici e perfette. «Non pensammo mai a un futuro tutto a quadretti, a un mondo tutta bellezza e ragione. Rimossi i riquadri neri dai piani dei tavoli, questi restano solo scacchiere per angeli», affermavano i componenti di Superstudio. La collezione ha ricevuto numerosi premi ed è esposta nei principali Musei del mondo.
sulla mostra del 2012:
Superstudio/backstage. L’architettura incontra l’arte, mostra che documenta il percorso di Superstudio dal 1966 al 1978, uno sguardo a questa storica esperienza fiorentina dell’architettura radicale.
Superstudio/backstage. L’architettura incontra l’arte, mostra che documenta il percorso di Superstudio dal 1966 al 1978, uno sguardo a questa storica esperienza fiorentina dell’architettura radicale.
Archizoom
Curated by Emilio Ambasz in
1972, Italy: The New Domestic Landscape MOMA NYC 1972:
Archizoom, Gae Aulenti , Mario Bellini, Joe Colombo, Gruppo Strum e 9999, Ugo La Pietra, Gaetano Pesce, Alberto Rosselli, Ettore Sottsass Jr., Superstudio, Marco Zanuso e Richard Sapper.
con Gruppo ENI, with contributions from ANIC and Lanerossi (companies of Gruppo ENI), Fiat, Olivetti, Anonima Castelli, Alitalia, and Abet Print
da: l’Espresso colore, Umberto Eco, Dal cucchiaio alla città/mostra a New York del design italiano: una civiltà raccontata a matita, supplemento, n. 23, 4 giugno 1972, pp. 4-23: pag. 16 e successive
"The New Domestic Landscape", MOMA NY, 1972 modulo Gae Aulenti
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SMOKE GLASS
AJC 0112 Design 1964 - Production 1969 The design is specifically oriented to the simultaneous use of the glass along with cigarette, thanks to the form of the stem of the glass which can easily be inserted in the space between thumb and index finger while the glass itself rests on the back of the open hand. This glassware has been utilized by people with limited manual dexterity. Manufacturer: ARNOLFO DI CAMBIO |
www.arnolfodicambio.com |
AJC 0139
Design 1970 - Production 1970 |
MULTI-CHAIR ARMCHAIR AJC. 0146 Design 1970 - Production 1970
Convertible system composed of two stuffed and elasticized fabric-covered cushions which can be used separately or together. They can be positioned differently to form chairs, or armchairs of various orientation, for conversation or relaxation. Two hooks with leather connections serve to fix the cushions in place.
Manufacturer: B-LINE www.b-line.it
Multichair, è un sistema trasformabile composto da due elementi distinti che lo trasformano facilmente in sedia, poltrona da conversazione o da relax. Si tratta di un prodotto realizzato con tutto il rispetto che merita un'icona del design. Entrambi i cuscini hanno una struttura interna in acciaio e sono imbottiti in poliuretano espanso. Il tessuto elasticizzato del rivestimento viene incollato, in corrispondenza delle curve, per mantenere inalterata la forma mentre le cinghie in cuoio, grazie all'ausilio di perni e boccole, permettono di tenere uniti gli elementi tra di loro. Le cuciture sono in parte realizzate a mano e l'intera produzione è rigorosamente made in Italy. Oltre al contenuto tecnico e alla qualità dei materiali, Multichair è caratterizzata anche da una doppia anima, un po' seria e un po' informale, in perfetto stile pop.Parte della collezione permanente del MoMA e del Metropolitan Museum of Art di New York. |
Design 1970 -Production 1970
Table and alarm clock with non-reflective glass. The case of the mechanism is cylindrical and creates an anti-reflective shield for the dial. The clock can be positioned parallel or angled to any surface. It can be wall-mounted by using the hole on the back.
Manufacturer: ALESSI
Table and alarm clock with non-reflective glass. The case of the mechanism is cylindrical and creates an anti-reflective shield for the dial. The clock can be positioned parallel or angled to any surface. It can be wall-mounted by using the hole on the back.
Manufacturer: ALESSI
Mario Bellini,car-a-sutra, MOMA 1972
elaborazione grafica di cecilia polidori da: Polidori C.,Il design qualunque in CONTROSPAZIO n. 5 settembre-ott 2002 pp. 64-71, Controspazio, n. 5, 2002, pp. 64-71, ISSN: 0010-809X, pag 65.
& sempre al MOMA - Museum of Modern Art di New York - collezione permanente design
1973 Mario Bellini & Divisumma 18 Olivetti
1950 Marcello Nizzoli Lettera 22 Olivetti
........ e non ci siamo dimenticati del "mito" della 500 Fiat (versioni con aperture di porte, etc dal 1957 al 1975
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1931 Cono + sfera = Bilia, la lampada da tavolo, in produzione qualche anno dopo per Fontana Arte |
1957 lampade in plastica con sostegno metallico - XI Triennale
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